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Liquori campani di fine pasto: Concerto, Latregna e Vrora


Natale, capodanno, tempo di pranzi interminabili e di serate trascorse a tavola, tra una chiacchiera e una partita a tombola. Quale occasione migliore per sorseggiare infusi di fine pasto?

Limoncello e amari classici già li conosciamo, oggi scopriamo il Concerto, la latregna e la Vrora.

Infuso di erbe e spezie, tipico della costiera Amalfitana, il Concerto ha in un monastero di Tramonti, il suo luogo di nascita. Le suore erano solite prepararlo e scambiarlo con uova e altri cibi che i contadini donavano loro. E’ una soluzione densa, quasi uno sciroppo, di alcol, zucchero, erbe selvatiche e spezie, che le suore nel ‘700 già conoscevano, a differenza delle popolazioni locali. I contadini chiamavano in dialetto questo liquore “latte e monaca”, poiché credevano che le suore vi spremessero le loro mammelle all’interno. E’ in infuso dolce, profumato di chiodi di garofano e cannella. Va bevuto fresco, non gelato, ed è ottimo per accompagnare il cioccolato.

La Vrora è un infuso di erbe cilentana che fa ancora Giuseppe Pastore, a Casal Velino. La ricetta è segreta e sono tante le erbe che la compongono: mirto, finocchietto, lavanda, anice e altre che Giuseppe raccoglie nei boschi incontaminati del Monte Stella. I tempi di infusione variano in funzione delle erbe che vengono adoperate, lungo il riposo al buio, prima che l ‘infuso raggiunga la complessità desiderata. Perfetto fine pasto, grazie alle proprietà digestive delle erbe amare, si beve fresco, magari accompagnandolo con biscotti secchi o fichi imbottiti.

La “latregna” è un infuso di prugnolo selvatico, che in dialetto viene denominato “latregna”. Il prugnolo è un arbusto selavtico che cresce in prossimità di boschi e sentieri, prediligendo i luoghi soleggiati. I frutti si raccolgono in autunno, dopo la prima gelata e vengono messi in infusione per circa tre settimane. Si ottiene un liquore color buccia di cipolla, che nei profumi e nel sapore richiama molto l’amarena. Piacevole bevuto fresco, con pasticceria secca e dolci natalizi.

Autore: Maro Contursi

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