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Lavorare in “rete”: un nuovo strumento produttivo per il settore agricolo



Il contratto di rete in agricoltura può essere considerato un nuovo “strumento produttivo” per le piccole e medie imprese, in grado di accrescere la produttività, di conquistare nuovi mercati e di incrementare sempre più gli aspetti innovativi.

I vantaggi del contratto di rete in agricoltura

La finalità di un contratto di rete tra imprese agricole possono riguardare più variabili, a seconda delle esigenze delle imprese partecipanti a quella determinata rete:

  1. Qualità: Con il contratto di rete è possibile aumentare lo standard qualitativo dei prodotti e forniti. Attraverso la condivisione di informazioni è possibile ricercare ed utilizzare le materie prime migliori, con la conseguenza di un prodotto finito di qualità elevata. Le attività di controllo e monitoraggio dei processi produttivi sono più intense, in quanto vengono definiti degli standard di qualità e sicurezza che le imprese aderenti alla rete sono tenute a rispettare; inoltre, in questo modo è possibile controllare anche la tracciabilità del prodotto. In altre parole la rete è una garanzia per il consumatore finale, in quanto egli sa che le imprese aderenti a quella specifica rete hanno rispettato determinati standard sia in riferimento alle materie prime utilizzate sia per quanto riguarda i processi di lavorazione. Le singole imprese, attraverso la condivisione di risorse e conoscenze, possono aumentare non solo la qualità ma anche la varietà dei prodotti disponibili, in modo da essere maggiormente competitive sul mercato. Il mantenimento di un certo standard qualitativo è possibile grazie all’innovazione dei processi produttivi e/o prestando attenzione alle caratteristiche territoriali del prodotto stesso.
  2. Territorio: Attraverso l’aggregazione in rete è possibile valorizzare il patrimonio agricolo, le tradizioni culturali e gastronomiche del territorio. Ponendo l’attenzione sulle caratteristiche geografiche e sociali è possibile tutelare e risaltare i prodotti tipici locali all’interno dei mercati. Una delle motivazioni, infatti, che spingono le imprese a mettersi in rete è il potenziamento di tutti gli aspetti riguardo alla commercializzazione e promozione di queste specialità fortemente legate al territorio. La rete, attraverso congiunte strategie di marketing, consente di rafforzare l’immagine dei prodotti e dar sostegno al valore qualitativo che li caratterizza, e che la singola impresa farebbe fatica a risaltare. Questo anche in riferimento ai mercati esteri, in quanto attraverso la rete è possibile rafforzare il concetto di “Made In” che sta alla base dei prodotti tipici italiani; garantendo beni con determinate caratteristiche, che rispecchiano fortemente i valori e le tradizioni di un territorio, è possibile per le imprese italiane competere a livello internazionale.
  3. Innovazione: Le imprese aderenti possono sviluppare una maggiore capacità innovativa grazie a scambi di know how e competenze con altre imprese della rete. Infatti, attraverso attività congiunte di ricerca e sviluppo, le imprese potranno innovare processi produttivi e di ricercare nuove modalità di trasporto e logistica.
  4. Internazionalizzazione e marketing: L’aggregazione in rete permette alle singole imprese di aumentare la propria competitività e capacità di conquistare nuove quote nei mercati esteri. Attraverso delle attività di marketing condivise e pianificate, è possibile creare un’immagine di rete forte, che riversa effetti positivi non solo sui prodotti ma anche sulle singole aziende. Il contratto di rete in agricoltura è un ottimo strumento per cercare di rafforzare il valore del “Made In Italy”, proponendo al consumatore un’offerta integrata e varia di prodotti di qualità. La rete consente alle imprese di affrontare con successo la sfida dell’internazionalizzazione; l’acquisizione di conoscenze e competenze su più fronti, l’individuazione di nuovi canali di accesso al mercato permette un aumento della competitività. La ricerca congiunta di nuove modalità di trasporto e logistica e la condivisione dei costi della gestione, hanno consentito di operare con successo in nuovi mercati; ciò risulta difficilmente realizzabile per le imprese di piccole dimensioni al di fuori di una rete. Infine per quanto riguarda le politiche di marketing risulta importante anche la partecipazione congiunta a fiere ed eventi internazionali; ciò è vantaggioso sia da un punto di vista economico, condividendo i costi, sia da un punto di vista di immagine della rete e delle imprese che vi fanno parte.

 

Fiducia e lavoro in rete tra imprese agricole

La fiducia: la base di ogni contratto di rete

Le Reti possono aiutare a realizzare tutto questo, ma il fattore chiave di una cooperazione reticolare vincente è la fiducia. Un forte legame fiduciario tra le imprese aderenti infatti è conseguenza diretta ed immediata della crescita del gruppo. I circuiti di comunicazione della conoscenza, in presenza di relazioni basate sulla fiducia, favoriscono un effettivo apprendimento tra i partner del sistema a rete. Al crescere della fiducia che si sviluppa tra i partner aumenta la disponibilità all’apertura dei confini, con conseguente naturale accrescimento delle potenzialità di apprendimento inter-organizzativo delle imprese che vi partecipano.

Solo l’elemento fiduciario dà la possibilità di ottimizzare, in vantaggio competitivo, la cooperazione reticolare. Da studi economici, infatti, emerge come la “fiducia” sia in realtà il risultato di un’analisi costi-benefici. Gli operatori difatti uniformano il loro atteggiamento in modo opportunistico o collaborativo sulla base di un puro calcolo di convenienza economica. La fiducia deriva, dunque, da una valutazione positiva degli incentivi sottostanti alla relazione di cooperazione. Il comportamento opportunistico diviene un’eventualità che produce i suoi effetti negativi sugli accordi instauratisi all’interno di un sistema collaborativo e sulla stabilità della rete in generale

Attraverso l’aggregazione in rete si può superare uno degli aspetti cruciali che il comparto agricolo è chiamato ad affrontare, ossia garantire la presenza di un giusto equilibro tra quelli che sono i costi, sempre elevati, e i prezzi dei prodotti, che invece risultano essere troppo bassi, per assicurare un’adeguata sostenibilità economica: le piccole realtà economiche del piccolo comparto agricolo unendosi potranno, dividendo in modo equo i costi, disporre di attrezzature e macchinari all’avanguardia dotati di tecnologie avanzate e di lavoratori super qualificati in grado di consentire la crescita imprenditoriale di ognuna di esse, in termini di innovazione e competitività.

Documenti allegati:
WP 1.1 al 16.12.21

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